Non si può non rilevare come siano sempre di più quelle coppie che decidono di separarsi, pur continuando ad amarsi come il primo giorno e a vivere sotto lo stesso tetto e ciò per il motivo la separazione fiscale comporta molti vantaggi dal punto di vista fiscale e lavorativo. Le coppie in altri termini arrivano a separarsi per pagare meno tasse.
Infatti i coniugi “separati in casa” possono evitare di pagare l’IMU per la seconda casa – presumendo che uno dei due cambi la propria residenza – pur continuando a vivere sotto lo stesso tetto. E non c’è alcun pericolo dal punto di vista del controllo fiscale. Infatti, i coniugi separati sono liberi di riappacificarsi quando vogliono, quindi nulla vieta che ciò avvenga proprio nel momento di un controllo.
La separazione è conveniente perché pur mantenendo il vincolo matrimoniale i coniugi possono beneficiare di alcuni vantaggi fiscali non di poco conto. La separazione dei coniugi comporta una riduzione del reddito individuale. Un vantaggio considerevole per quelle famiglie dove entrambi i coniugi percepiscono un buono stipendio poiché con la separazione dei coniugi il reddito si ridurrà considerevolmente con tutti i vantaggi che ne derivano. Ad esempio, aumentano le possibilità per i coniugi separati di beneficiare di contributi e agevolazioni statali, come quella del ticket sanitario. La separazione delle residenza, e l’uscita dallo stato di famiglia, comporta anche una riduzione delle imposte e di tutti quei costi che variano in funzione del reddito.
Anche per chi non ha una seconda casa, ma ha intenzione di acquistarla, la separazione può essere una soluzione molto vantaggiosa. Il coniuge separato che acquista un immobile abitativo in luogo del 7% dell’imposta di registro paga solo il 3% ed in luogo dell’Iva al 10% paga solo l’Iva al 4%. Dunque, se il valore dell’immobile che si vuole acquistare è pari a 200mila euro, la separazione dei coniugi permette di risparmiare 20mila euro (14mila totali per la prima casa rispetto ai 34mila della seconda).
Infine, anche il pagamento dell’assegno di mantenimento potrebbe costituire un vantaggio fiscale . Infatti, qualora il marito che si separa abbia un reddito di tutto rispetto può versare gli alimenti alla moglie – che comunque verranno utilizzati per le spese familiari – e dedurne l’importo dal reddito. Contemporaneamente ci sarà un aumento del reddito dell’altro coniuge separato, ma è pur vero che sui due redditi bassi dei coniugi separati si pagano nel complesso meno tasse rispetto a quanto dovuto per un solo reddito elevato. Oltre ai vantaggi fiscali ce ne sono anche altri: una madre separata ma lavoratrice ha più diritto a salire in graduatoria rispetto ad un’altra sposata. Ma ci sono anche altri tipi di agevolazioni, come quelle riconosciute dai Comuni alle famiglie separate. L’ammissione agli asili nido è uno di questi, ma anche l’accesso all’edilizia popolare sarà più facilitato se i coniugi si sono separati.
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